Alzi la mano chi non si è mai trovato nella situazione di dover contemporaneamente cucinare e tenere a bada i bambini, o chi, lavorando al tavolo della cucina, non ha mai sognato di poter creare una piccola area smart-working nel proprio salotto di casa.
Certo poter godere di un unico ambiente giorno è molto più in linea con le abitudini contemporanee, che richiedono una maggiore informalità e si rifanno ad un concetto di casa multitasking, leggero e spensierato. L’arredamento di un ambiente open space sarà quindi molto diverso da quello di una casa dove gli spazi e le stanze sono ben distinti tra loro: in questo articolo andremo a vedere insieme cosa differenzia l’open space moderno dagli altri stili di arredamento e quali sono i segreti per valorizzare al meglio questa nuova idea di casa.
Luminosità e risparmio energetico: tutti i vantaggi dell’open space
Si definisce open space uno spazio abitativo strutturato secondo una logica di apertura e fluidità tra gli ambienti, dove le funzioni delle singole stanze si intrinsecano e si confondono tra loro.
Generalmente i tre ambienti che vengono uniti con più facilità sono il soggiorno, la zona pranzo e la zona cucina: questa formula è di certo ideale per arredare una casa piccola, in quanto permette di unire diversi locali abbattendo i muri che li separano, e dunque recuperando metri quadri all’interno della propria abitazione.
Al tempo stesso, anche in case molto grandi si può optare per un open space moderno. Indipendentemente dalle dimensioni di casa infatti, una soluzione open space garantisce sempre maggiore ariosità, volume e luminosità alla casa, permettendo di sfruttare al meglio la luce che proviene dalle finestre.
Infine occorre anche menzionare il vantaggio economico: l’eliminazione di pareti divisorie a suddividere gli ambienti infatti consente un notevole risparmio energetico, sia in termini di illuminazione che di riscaldamento, rendendo così l’ambiente open space una soluzione green per eccellenza.
Le migliori soluzioni alternative alle pareti
Se è vero che nel concetto di open space moderno le pareti scompaiono, a volte servirà comunque utilizzare degli elementi di arredamento per delimitare determinate zone di casa pur continuando ad avere l’effetto visivo di uno spazio aperto.
In alcuni casi le porte scorrevoli in vetro rappresentano la soluzione ideale per circoscrivere un’area, altre volte invece si può spaziare con la fantasia tramite soluzioni singolari e insolite.
Separare con i mobili
In alcuni casi si ricorre all’utilizzo di divani, librerie e mobili contenitori che vengono posizionati strategicamente per dividere la zona pranzo dalla la zona soggiorno: tali elementi di arredo diventano alternative flessibili alle pareti di casa, ideali per circoscrivere uno spazio lasciando comunque passare la luce, oltre che facili da riposizionare a seguito dell’evolversi delle esigenze dei proprietari.
La funzione dei colori alle pareti
Se non si vuole ottenere una separazione netta degli ambienti ma si desidera comunque dividere visivamente gli spazi, allora sarà la scelta dei colori alle pareti a venire in nostro soccorso. E non solo, nel caso in cui si voglia al contrario evidenziare l’unione degli ambienti, l’utilizzo di tonalità omogenea aiuterà a rendere al meglio questo effetto di continuità.
Le piante come divisori di open space
Infine anche le piante possono aiutare, specialmente nel caso in cui debbano svolgere il ruolo di comune elemento denominatore che unifica l’arredo di due aree distinte. In questi casi l’ideale è optare per delle piante voluminose e frondose, che non solo agevolano il passaggio fra un ambiente e l’altro ma filtrano gli odori della cucina e danno l’idea di trovarsi in un vero e proprio giardino.
Come progettare una cucina open space
Come abbiamo già, detto l’ottimizzazione degli spazi porta spesso a unire all’ambiente soggiorno anche la cucina di casa. Si tratta di una di soluzione che interessa sia i piccoli appartamenti che le grandi abitazioni, principalmente perché la sua diffusione non dipende in verità dalle dimensioni abitative, bensì dal cambiamento dei nostri stili di vita, che spesso vedono la preparazione dei pasti come un’attività da poter mostrare e condividere con i propri familiari.
L’arredamento di questi ambienti porta a delle sfide molto particolari in quanto, per poter coesistere con un soggiorno, la cucina open space necessiterà di essere non solo funzionale ma anche piacevole alla vista. Il primo grande step da compiere nella definizione dell’arredamento sarà stabilire la relazione tra queste due zone: se infatti alcuni preferiscono continuare a vedere la zona cucina e la zona soggiorno come due aree contigue ma separate da una sorta di divisorio, quale ad esempio il bancone ad isola, altri desiderano invece integrare completamente l’arredamento e i colori di entrambe, per andare ad ottenere una unica, grande zona giorno.
Un occhio di riguardo lo richiede in entrambe i casi la scelta degli elettrodomestici. Prendiamo ad esempio la cappa: non solo questa è necessaria per legge, ma nelle cucine open space diventa uno strumento fondamentale per prevenire i cattivi odori oltre che un importantissimo elemento di arredo. Meglio preferire dei modelli che siano eleganti e non disturbino la vista come la cappa sospesa, la cappa a isola o l’innovativa cappa automatica, che con un solo tocco fuoriesce dal top della cucina.
Richiedi l’intervento di un esperto
Nella definizione dell’arredamento di un open space, l’esperto vorrà innanzitutto andare a individuare le specifiche esigenze abitative di una famiglia. Per facilitare questo processo sarà opportuno chiedersi quali sono le funzioni che dovrà svolgere l’ambiente di casa e quali elementi si desidera utilizzare per suddividere idealmente lo spazio a disposizione. Le risposte a queste domande ci potranno fornire una prima idea di base circa la fattibilità del progetto. A seguire, affidarsi al parere e all’esperienza di un professionista consentirà di trovare delle soluzioni semplici, ragionevoli e adeguate alle nostre esigenze.
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